Il bruxismo, spesso scatenato dallo stress, rappresenta una sfida significativa per la salute orale. Non si tratta di una malattia ma di una parafunzione, ovvero di un comportamento involontario che esula dalle normali attività del nostro organismo, come il serrare o digrignare i denti, sia di giorno che di notte. Questa condizione può derivare da abitudini parafunzionali e disordini psicofisiologici, con implicazioni dirette sul benessere dei nostri denti e muscoli masticatori.
Manifestazioni e sintomi
Il bruxismo si manifesta principalmente in due modi: attraverso il serramento dei denti, più frequente durante il giorno, e il digrignamento, tipico delle ore notturne. Queste azioni possono portare a sintomi quali forti emicranie, dolore facciale e al collo, muscoli del viso ingrossati, sonno disturbato e segni evidenti di usura sui denti, con possibili conseguenze a lungo termine .
Interessante notare come il bruxismo colpisca prevalentemente i giovani, con una tendenza alla diminuzione con l’avanzare dell’età.
Strategie di cura
Fortunatamente, esistono diversi approcci per la gestione e il trattamento del bruxismo.
La chiave per un trattamento efficace, in ogni caso, risiede nella costanza e nella volontà del paziente di seguire le indicazioni terapeutiche. Gestire il bruxismo non solo protegge la salute dei denti ma migliora anche significativamente la qualità della vita, riducendo lo stress e promuovendo un benessere generale.
Il bruxismo è dunque un campanello d’allarme che non va sottovalutato, segnalando spesso la necessità di affrontare il problema dello stress nella nostra vita quotidiana. Con l’approccio giusto e il supporto di specialisti, è possibile controllare questo disturbo e salvaguardare la salute del nostro sorriso.